Con
l’inchiesta “Mani pulite” la magistratura di Milano svelò il sordido intreccio tra
politica e malaffare economico. Negli anni a seguire personaggi di alto e
insospettato profilo istituzionale incapparono nelle maglie delle varie
magistrature italiane che ebbero il merito di scoperchiare quello che tutti
sospettavano da tempo: la dilagante corruzione nei vari settori della vita
amministrativa anche nelle piccole città di provincia e nelle zone più periferiche
del nostro Paese.
Angeloni
Piero Franco ha vissuto quegli anni in “trincea” a difesa della legalità
statale. Nel suo libro “Gli anni bui della Repubblica” (BookSprint Edizioni,
2016) ricostruisce con lucida memoria autobiografica fatti, episodi, aneddoti e
vicende dell’ultimo scorcio di secolo. Con linguaggio schietto, essenziale e scorrevole,
Angeloni fa luce sul tentativo delle mafie di contaminare anche l’economia apuo-versiliese
con la compiacenza di ambigui personaggi politici.
Gli
uomini della Magistratura e delle forze dell’ordine, di cui lo stesso autore
all’epoca faceva parte, con tenacia e spirito di servizio cercarono di contrastare
il fenomeno della corruzione e riuscirono, se non a impedirne la totale
diffusione, almeno a contenerne i danni.
Nel
libro “Gli anni bui della Repubblica” Angeloni appare guidato da un unico principio:
la ricerca della Verità. In questo modo l’autore ha saputo onorare al meglio la
memoria di Giovanni Falcone che un giorno affermò:
“Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta
che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.” (Pietro Sacchelli).
BIOGRAFIA
Piero Franco Angeloni vive con la famiglia a Massa. Ha frequentato il
liceo classico “S. Caterina” di Pisa e l’Istituto Magistrale “G. Pascoli” di
Massa. Arruolatosi nella Guardia di Finanza, ha partecipato al corso allievi
finanzieri presso la Scuola Alpina di Predazzo (TN). Divenuto maresciallo ha
prestato per molti anni servizio presso la Magistratura Inquirente di Massa-Carrara
e ha collaborato con le Magistrature di Milano, Palermo e Firenze. Per tre anni
ha svolto il servizio di Pubblico Ministero presso il Tribunale di Massa a stretto
contatto con il Giudice Cosimo Maria Ferri, attuale Sottosegretario al Ministero
di Grazia e Giustizia. Dopo un’onorata carriera al servizio dei cittadini e
delle istituzioni, oggi è in pensione per gravi motivi invalidanti.
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